Tatuaggi e Concorsi in Polizia Locale: Nessun Divieto, Anche per quelli a Vista
- Redazione

- 30 giu
- Tempo di lettura: 3 min

Chi sogna di lavorare nella Polizia Locale spesso si chiede se i tatuaggi visibili possano rappresentare un ostacolo nei concorsi pubblici. La risposta è chiara: nei concorsi per la Polizia Locale non esistono divieti generalizzati riguardo ai tatuaggi, neppure se visibili su braccia, gambe o collo.
Questa è una differenza sostanziale rispetto ai concorsi nelle Forze di Polizia dello Stato (come Polizia di Stato, Carabinieri, Guardia di Finanza), dove ancora oggi vigono restrizioni rigide in merito ai tatuaggi, soprattutto se visibili con la divisa estiva o considerati potenzialmente lesivi del decoro dell’amministrazione.
Polizia Locale: Normativa più Flessibile sui Tatuaggi
La Polizia Locale (vigili urbani o agenti di poizia Locale - Municipale) opera secondo regolamenti comunali e leggi e regolamenti regionali. Questo significa che non esiste un regolamento unico nazionale che vieti i tatuaggi nei concorsi. Anzi, nella quasi totalità dei bandi — oltre il 99% — non viene posta alcuna limitazione ai tatuaggi, anche se ben visibili.
E se il bando pone limiti?
Solo in pochissimi casi (meno dell’1%) si trovano bandi che pongono limiti espliciti ai tatuaggi visibili. Queste eccezioni derivano da regolamenti specifici del corpo di Polizia Locale di quel comune o ente. Tuttavia, anche in questi rari casi, non conviene impugnare il bando al TAR: i costi e i tempi dell’azione legale superano i benefici potenziali, soprattutto considerando che esistono moltissimi altri concorsi aperti senza restrizioni.
La Visita Medica Pre-assuntiva: Nessun Esame Invasivo
Un altro dubbio frequente riguarda la visita medica pre-assuntiva. Anche qui la situazione è favorevole ai candidati: si tratta di una semplice visita di medicina generale, mirata a verificare l’idoneità psico-fisica del candidato a svolgere le mansioni previste. Non sono previsti esami specialistici o valutazioni invasive, né particolari controlli sui tatuaggi.
Alcuni enti sottopongono i candidati a visita addirittura dopo le procedure di assunzione e in assenza di gravi patologie invalidanti non vi è alcun ostacolo alla instaurazione del rapporto di lavoro.
Il bando di concorso va sempre comunque controllato per verificare di soddisfare tutti i requisiti fisici richiesti
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Conclusioni
Se stai pensando di partecipare a un concorso per la Polizia Locale e hai dei tatuaggi visibili, puoi stare tranquillo: non costituiscono un ostacolo all’assunzione. Solo in casi eccezionali e molto rari possono esserci restrizioni, ma esistono centinaia di altri bandi senza alcuna limitazione.
Partecipa con fiducia ai concorsi per agenti di Polizia Locale: i tatuaggi, oggi, non sono più un problema.
Se hai bisogno di una mano per prepararti puoi contattarci su www.entrainpolizialocale.it e saremo lieti di accompagnarti fino alla vittoria del tuo concorso.
Sezione FAQ – Tatuaggi e Concorsi in Polizia Locale
1. I tatuaggi visibili sono vietati nei concorsi per la Polizia Locale?
No, nella quasi totalità dei concorsi per la Polizia Locale non esistono divieti per i tatuaggi, anche se visibili su braccia, gambe o collo. I bandi sono generalmente molto più permissivi rispetto alle forze dell’ordine statali.
2. Posso essere escluso se ho un tatuaggio visibile?
Solo in casi rarissimi (meno dell’1% dei bandi) possono esserci limitazioni, stabilite da regolamenti interni di alcuni corpi di Polizia Locale. In ogni caso, è più conveniente partecipare ad altri concorsi piuttosto che impugnare il bando al TAR.
3. Che tipo di visita medica si fa prima dell’assunzione?
La visita pre-assuntiva è una semplice visita di medicina generale, che valuta l’idoneità fisica e psichica. Non sono previsti esami invasivi o particolari controlli sui tatuaggi.
4. Vale la stessa regola anche per chi vuole entrare nella Polizia di Stato?
No. Le Forze di Polizia dello Stato (come Polizia di Stato, Carabinieri, ecc.) hanno regole molto più restrittive: i tatuaggi visibili sono spesso vietati e possono comportare l’esclusione dal concorso.






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